Uno dei più grandi problemi delle acque del lago di Varese (e non lo solo) è l’invasione delle piante aliene. In modo particolare il progetto LifeTIB ha analizzato le conseguenze che il fior di loto e ludwigia hexapetala hanno sulla biodiversità. Esse modificano gli habitat di molte specie animali che sono costrette a lasciare questi luoghi e a migrare altrove. Le due piante precedentemente citate sono un esempio eclatante di “colonizzazione” degli specchi d’acqua prealpini : questo ha reso necessario l’intervento umano. Che cos’è il progetto lifeTIB? Questo progetto interviene nel miglioramento dell’ambiente naturale, il suo raggio d’azione lo troviamo tra la valle del Ticino e il Campo dei Fiori essendo questo il corridoio ecologico che connette le Alpi alla regione mediterranea. Nello specifico all’interno delle acque del lago di Varese e nella palude Brabbia questo progetto procede ad un protocollo di sperimentazioni i cui risultati serviranno per pianificare un intervento efficace.
Nella palude Brabbia il fiore di loto ha colonizzato moltissime acque mentre la ludwigia si è espansa lungo le coste del lago di Varese , le conseguenze vengono risentite da specie vegetali come la ninfea bianca e il nannufero tipiche delle acque paludose, o come il limnantemio tipico di ambienti lacustri. Per quanto riguarda la fauna le conseguenze sono come già detto il cambiamento degli habitat che penalizza pesci e uccelli tra cui il tarabuso, l’airone rosso , la moretta tabaccata e il nibbio bruno.
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